La Vitamina D
La vitamina D è una vitamina liposolubile che viene assorbita dagli alimenti sotto forma di provitamina D3, subisce una trasformazione a livello della pelle dovuta all’ esposizione ai raggi ultravioletti e viene così convertita in vitamina D3 o colecalciferolo che è però biologicamente inattivo. Questa forma inattiva viene successivamente attivata nel fegato e poi nel rene e, solamente a questo punto, la vitamina D è efficace per il corretto assorbimento di calcio a livello intestinale e per il controllo del metabolismo fosfo-calcico in sede ossea.
I raggi che consentono l’attivazione della vitamina D sono gli i raggi UVB quelli che non invecchiano la pelle e che dipendono dalla stagione, dall’altitudine (maggiore esposizione in montagna) e dalla latitudine (maggiore esposizione nei paesi tropicali) : infatti nel nostro Paese solo da marzo - aprile fino a settembre-ottobre i raggi UVB risultano utili alla produzione di vit D.
Inoltre la stessa esposizione al sole necessaria ad una corretta sintesi di vitamina D è influenzata da diversi fattori. Prima di tutto la carnagione: chi ha la pelle olivastra assorbe meno quantità di vitamina D rispetto a chi ha una pelle chiara. Poi l’età, che incide negativamente, così come la presenza eccessiva di grasso corporeo e l’utilizzo di creme protettive e di indumenti perché questi fanno da schermo ai raggi solari; infine la presenza di malattie autoimmuni come la tiroidite di Yashimoto, non aiutano la sintesi della vitamina D. Per ottenere il massimo beneficio dall’esposizione al sole limitando il danno dovuto agi raggi UVA ( responsabili di scottature e invecchiamento cutaneo), è consigliabile utilizzare le prime ore del mattino, massimo fino alle 11 oppure il pomeriggio dopo le 16,30, applicando solo creme a basso fattore di protezione.
Alimenti che contengono la Vitamina D
Possiamo assumere la vitamina D da tutti i grassi animali come olio di pesce, pesci grassi (aringa, salmone, acciughe, trote, sgombri ), fegato degli animali, burro, formaggi grassi e tuorlo delle uova. Inoltre sembra che si trovi anche in alimenti di origine vegetale come alghe e funghi. Dato che nel grasso animale si accumulano anche molte sostanze tossiche è consigliabili scegliere sempre materie prime di ottima qualità.
A cosa serve la Vit D
La vitamina D riveste da sempre un ruolo fondamentale per la salute delle ossa, previene il rachitismo, la demineralizzazione ossea e l’osteopenia. Ultimamente inoltre è stato anche dimostrato che è coinvolta in molti altri processi fisiologici e relative patologie come l’ obesità e il grave sovrappeso (queste persone hanno spesso livelli molto bassi di vit D ) l’insulino-resistenza e il diabete, la PCOS, i problemi di fertilità, la depressione e il calo umorale, le malattie cardiovascolari, le tiroiditi ,la psoriasi l'artrtite psoriasica , l'artrite reumatoide, e la fibromialgia. Inoltre è preziosa la sua integrazione nella prevenzione e nella cura dei tumori, nelle malattie infiammatorie croniche intestinali e nelle patologie autoimmuni, per rallentare l’avanzamento della malattia e aiutare nelle remissione dei sintomi; nel potenziamento di un sistema immunitario fragile anche nei confronti di infezione batteriche e virali.
Integrazione
Attraverso una semplice analisi del sangue è possibile dosare il nostro livello di vitamina D; di seguito i valori e la relativa interpretazione
carenza <10 ng/m;
insufficienza: 10 – 30 ng/mL; s
sufficienza: 30 – 100 ng/mL;
tossicità: >100 ng/mL. "
Le analisi devono però essere sempre valutate da un medico che deciderà l’ eventuale integrazione e il dosaggio adeguato. Infatti un eccesso di di vitamina D può provocare una calcificazione diffusa a livello dei vari organi, con conseguente vomito, diarrea e spasmi muscolari.
Generalmente la vitamina D è prescritta dai medici sotto forma di gocce o flaconcini da assumere giornalmente o in assunzione mono-settimanale o a più lunga scadenza (mensile o anche bimensile) si tratta di un ‘integrazione ad alto dosaggio 10.000 UI o 100.000 UI (unità internazionali). In alcuni casi potrebbe risultare più adatta un’integrazione giornaliera di vitamina D, a dosaggi variabili tra le 1000 e le 5000 UI, in modo da mantenere la media giornaliera di assunzione ad un livello costantemente più elevato.