Biologo Nutrizionista - Specialista in Chimica e Tecnologia Alimentari

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Articoli di approfondimento, ricette, comunicazioni e news della Dott.ssa Annarita Casiere

Dieta e cancro

200 g di carne rossa al giorno raddoppiano il rischio di ammalarsi di tumore rispetto ad un consumo inferiore a 50 g . Questo è dovuto a diversi motivi:
1) le carni rosse sono ricche di ferro che è un forte agente ossidante e favorisce la formazione di sostanze cancerogene (nitrosammine) nello stomaco e nell'intestino.
2) Durante la cottura ad alta temperatura (grigliatura, arrosto) o prolungata (stufato, lesso) si formano sostanze cancerogene (idrocarburi ed ammine)
3) le carni rosse sono ricche di grassi saturi che favoriscono sovrappeso ed obesità ed ostacolano il buon funzionamento dell'insulina, fattore di rischio anche per molte patologie, se prodotta in eccesso.
Se proprio non riusciamo a rinunciare alla carne consumiamo almeno tanta verdura e frutta; infatti il rischio di ammalarsi aumenta ancora se la dieta è scarsa di alimenti vegetali

Brassicaceae: cavoli, broccoli, rape ec: sono veri e propri "alimenti funzionali" dotati cioè di effetto terapeutico grazie alla sinergia di vari componenti come isotiocianati a glucosinolati. Soprattutto sono utili nella prevenzione   e nelle prime fasi delle malattie  tumorali perchè   contrastano   la  proliferazione delle cellule maligne causando la loro autodistruzione (apoptosi). Ricordiamoci   però queste molecole alleate della nostra salute vengono inattivate dalle alte temperature quindi è meglio preferire metodi di cottura delicati come quella al vapore o addirittura consumarli crudi: in questo caso la biodisponibilità aumenta fino a 3 volte. La biodisponibilità è influenzata anche da altri processi di lavorazione come per esempio il congelamento; invece la masticazione è un processo meccanico che ne  favorisce l'utilizzo  perchè modifica il tessuto vegetale e rende attivi gli  enzimi.

Verza gratinata con miglioverza

Una ricetta di stagione contro i tumori : piatto unico ricco di fibra, vitamine, acido folico, potassio, fosforo, ferro e di isotiocianati, 
Servono 700 g di verza, 2 cipolle, 150 g di miglio ed 8 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale e pepe.
Mondare e tagliare sottile la verza, sbollentarla per 5-10 m in acqua salata; nella stessa acqua cuocere il miglio.
Scolarlo ed incorporarlo alla verza.
Cuocere in forno aggiungendo la cipolla a cubetti, olio e pepe.
Se lo vogliamo più ricco possiamo aggiungere anche uvetta e/o pinoli!